Stili e fermentazioni
Le varie tipologie di birra sono molto numerose e per comodità vengono divise in 3 macrocategorie.La birra non si divide per colore né per gradi.
Si divide nella maggior parte dei casi in base al lievito utilizzato per produrla.
Bassa fermentazione
è così detta in quanto matura a temperature appunto basse.
Alta fermentazione
sono appunto fatte fermentare a temperatura più alta rispetto alle lager.
Fermentazione spontanea
Ovvero il metodo più antico per fare birra.
La bassa fermentazione
Il termine tedesco lager sta appunto ad indicare il magazzino nel quale veniva portato il ghiaccio in modo da far maturare la birra appunto a bassa temperatura.
Dentro la macrocategoria delle lager, storicamente tipiche della Germania e Repubblica ceca, esistono i vari stili che le vanno a differenziare.
Helles/Hell
Classica birra bavarese. Intorno ai 5%. Chiara, pulita e molto semplice da bere. Il sapore del malto domina tutta la bevuta. Finale di solito neutro e pulitissimo.
Pils/Pilsner/Pilsener
Chiara, intorno ai 5% gradi dove prevale l’aroma di luppolo tedesco caratterizzato dall’aroma e dal sapore erbaceo. Si possono distinguere in German Pilsner (più chiare, secche e carbonate) e Boehmian Pilsner (più maltate e rotonde). Nata nella città di Plzen in repubblica ceca.
Lager
Si intendono la stragrande maggioranza delle birre in commercio. Non amare quanto una Pils, non dolci quanto una Helles.
Una via di mezzo che fa di loro la birra più consumata al mondo.
Export, Festbeer
Chiare, tipiche bavaresi intorno ai 5.5%. Sono le birre della “festa” intesa come domenica. Birre più importanti in sapiente equilibrio tra malto e luppolo. Pulite ma molto appaganti. Molto apprezzate per l’esportazione.
Bock
Dal colore chiaro o ramato. Intorno ai 6.5% . Corpo medio, aroma e sapori di malto con possibili note di caramello.
DoppelBock
Versioni più importanti delle bock.
Dai 7% in su spesso di colore scuro.
Molte volte prendono il suffisso di -ator
Keller/Zwickl
Chiare non filtrate e quindi velate dove troviamo i sapori del lievito in equilibrio con malto e luppolo. Nate quando il consumo era alto e l’oste doveva andare appunto in “cantina” a prendere la birra non ancora filtrata.
Marzen
Tipiche bavaresi. Chiare o ramate intorno ai 6%. Il nome deriva dal mese in cui vengono prodotte per essere poi consumate nel celebre Oktoberfest di metà/fine settembre.
Dunkel/Dunkles
Tipiche bavaresi. Colore dall’ambrato all’ambrato scuro. Tendenzialmente dolci grazie all’utilizzo del malto caramello con finale secco.
Pulite ed ideali per pasteggiare.
Rauchbier
Tipiche della città di Bamberga sono birre prodotte con malto affumicato su legno di faggio. Intense o meno intense a seconda del produttore. Nata a causa di un incendio.
Schwarbier/Black Pils
Tipica della Turingia, intorno ai 5%. Colore scuro quasi nero con le note aromatiche di tostato e caffè.
Le birre ad alta fermentazione
In generale hanno un sapore e un profumo più deciso a causa dei differenti lieviti utilizzati che rilasciano esteri (sostanze responsabili delle proprietà olfattive). Storicamente le Ale sono tipiche del Belgio e dell’Inghilterra.
Si dividono anche qua in stili:
Stili Inglesi
Ale
La classica bevuta inglese. Generalmente morbida con aromi fruttati. Le versioni più alcoliche si definiscono Strong Ale.
American Pale Ale
Le Pale Ale del nuovo mondo.
Chiare, intorno ai 5% con utilizzo di luppoli americani.
Barley Wine
Letteralmente “vino d’orzo”. Corposa ad alta gradazione che viene fatta maturare per diversi mesi in botti di legno. Generalmente liquorose, tipicamente ossidate.
Bitter
Dal chiaro al ramato. Intorno ai 4%. Molto dissetanti dal gusto prevalentemente amaro ed asciutto. Le “best” e le “special” sono generalmente più alcoliche.
Black Ipa
Le Indian Pale Ale dal colore scuro dove si fondono i malti tostati e gli aromi e l’amaro dei luppoli.
Brown Ale
Dal tipico colore marrone, intorno ai 4%, dovuto al malto appunto brown. Generalmente dolci e maltate con finale secco.
Double Ipa/ Imperial Ipa
Dai 7.5% in su. Sono la versione estrema delle Ipa americane. Più alcoliche e più amare.
Golden Ale
Tipica e semplice bevuta inglese tendente all’amaro. Chiara sui 5%.
Imperial stout
Dette anche Russian imperial stout sono versioni estreme delle stout dal tenore alcolico sopra gli 8%. Corpo massiccio. Nate per esportare nella Russia degli Zar.
Indian Pale Ale
Intorno ai 6% sono caratterizzate dal massiccio utilizzo dei luppoli quindi decisamente amare.
Oggi, a differenza del passato, nelle ipa vengono utilizzati luppoli americani che conferiscono un bouquet aromatico di frutta ed agrumi.
Chiamate anche American India Pale ale. Nate per affrontare i lunghi viaggi in mare verso le Indie allora colonie inglese.
Pale Ale
Più chiare delle storiche Ale e meno amare delle Bitter. Intorno ai 4%.
La tipica bevuta inglese.
Porter
Color bruno, quasi nero. Intorno ai 4%. Sentori di nocciola e torrefatto. Il nome deriva dagli scaricatori di porto che erano soliti berla.
Scotch Ale/Wee heavy
Nate in Scozia sono ben maltate intorno ai 7% con un particolare corpo maltato caratterizzate dalla pochissima presenza di amaro a causa della poca reperibilità del luppolo.
Stout
Versione più robusta delle Porter. Corpo intenso e note di liquirizia e tostato in massiccia evidenza.
Dry stout è una versione più secca, Milk Stout con l’aggiunta di lattosio, Oatmeal Stout con l’utilizzo di avena, Oyster Stout con ostriche in infusione e Coffé Stout con l’infusione di chicchi di caffè.
Stili Belga
La caratteristica principale della tipologia belga è la presenza preponderante di esteri dovuti ai lieviti utilizzati.
Gli esteri sono i responsabili dell’aroma della maggior parte delle bevande.
Abbazia
Si intende birra prodotta da azienda private sulla base di ricette clericali autentiche.
Blanche
Blonde Ale
Belgian Strong Ale
Dubbel
Intorno ai 7%. Dolci e fruttate.
Quadrupel
Saison
Trappista
Tripel
Sapori molto complessi tra il fruttato e lo speziato.
Fermentazione spontanea
Non più lieviti controllati bensì lieviti “selvaggi” o “spontanei” presenti naturalmente nell’aria.
Il lambic vero è proprio è conosciuto fino dal tredicesimo secolo e continua ad essere prodotto esclusivamente nella zona di Bruxelles. Viene preparato col 70% di malto d’orzo, 30% di frumento e luppoli invecchiati (poiché devono solo dare l’amaro e non l’aroma). Si produce appunto lasciando che la birra non ancora fermentata rimanga a contatto con l’aria facendo si che si popoli di lieviti selvaggi. È per questo motivo che si può parlare di lambic solo in una specifica zona del Belgio proprio perché ogni zona ha dei lieviti specifici.
Dal blend di diverse annate nasce la Gueuze, una birra che travalica il concetto stesso della definizione che siamo soliti dargli. Un qualcosa di sconvolgente che alla fine del percorso riesce a far innamorare come poche cose riescono a fare ancora.
Farmhouse saison
Prodotte dai lieviti spontanei delle fattorie dove viene prodotta.
Berliner weiss
Originarie di berlino, acide grazie alla fermentazione lattica.